Tour U.S.A. - Quarta Tappa

Washington 
Ci eravamo lasciati davanti a quello spettacolo naturale delle cascate del Niagara.
La mattina del 18/10 andremo a noleggiare l'auto, destinazione? Beh ormai lo sapete, destinazione quarta tappa del tour, ovvero Washington.
Abbiamo noleggiato la macchina su internet. Direttamente da Hertz, una Toyota Corolla o similare.
Sarà un viaggio lungo, sono circa otto ore, però tra fermate per ammirare i paesaggi, traffico e altre fermate lungo la strada, aggiungiamo un'oretta o due. Arriveremo quindi in serata.
Qui a washington alloggeremo al District Hotel. Costruito nel 1913, questo storico hotel, situato nel cuore dell'area centrale di Washington, offre sistemazioni e servizi moderni, in una posizione perfetta per turisti.




La mattina del 19/10, il giro che faremo sarà più o meno questo:

Andremo a vedere: l'FBI Building;

Lo United States Supreme Court Building che è la sede della Corte Suprema degli Stati Uniti. Il 4 maggio 1987 il palazzo è stato dichiarato National Historic Landmark, ovvero è un luogo ufficialmente considerato come avente un interesse storico di portata nazionale;

Lo Smithsonian Institution è un istituto di istruzione e ricerca con annesso un importante museo, amministrato e finanziato dal governo degli Stati Uniti. Ha circa 142 milioni di pezzi nelle sue collezioni. Questi numeri fanno dello Smithsonian il più grande complesso di musei al mondo. Lo Smithsonian Institution fu fondato per la promozione del sapere negli Stati Uniti dallo scienziato britannico James Smithson (1765–1829), che non visitò peraltro mai gli Stati Uniti. Nel 1835, il presidente degli Stati Uniti Andrew Jackson informò il Congresso della donazione di 500.000 dollari. La sede principale dello Smithsonian Institution Building è chiamata "il castello" per la sua architettura. È stata progettata dall'architetto James Renwick, Jr. e completata nel 1855.
Curiosità: lo Smithsonian è lo scenario del film Una notte al museo 2 - La fuga (il titolo originale infatti è "Night at the museum 2 - Battle of the Smithsonian") Nel museo dello Smithsonian al 4210 di Silver Hill Road sono ambientate anche alcune scene del romanzo Il simbolo perduto di Dan Brown Nel film Star Trek - Primo Contatto si dice che la Phoenix, l'astronave di Zefram Cochrane, nel XXIV secolo è esposta in questo istituto.

Il Washington Monument è un obelisco di marmo, eretto a Washington D.C. per commemorare George Washington, padre fondatore e primo presidente degli Stati Uniti. L’obelisco sorge sul limite occidentale del National Mall, al centro della capitale americana. È l'edificio più alto di Washington ed è anche fra le più alte strutture in muratura esistenti al mondo, elevandosi in altezza per oltre 169 metri. Costituito da blocchi di marmo, granito e arenaria, fu progettato dall’architetto americano Robert Mills negli anni quaranta dell’Ottocento. La sua costruzione cominciò nel 1848, ma non fu completata fino al 1884, quasi trent’anni dopo la morte del suo progettista. Questo lungo intervallo fu determinato da un’improvvisa mancanza di fondi dovuta alla guerra civile americana. La differenza di colore nel marmo del rivestimento, visibile a circa 45 metri di altezza, marca ancor oggi il punto in cui la costruzione fu interrotta e poi ripresa nel 1876. La posa della prima pietra avvenne il 4 luglio 1848, la cuspide metallica fu posta in sito il 6 dicembre 1884 e l’inaugurazione ufficiale del monumento avvenne il 9 ottobre del 1888. Una volta completato, il monumento divenne l’edificio più alto del mondo, superando la Cattedrale di Colonia, precedente detentrice del record. Nel 1889 il monumento perse il primato una volta che a Parigi fu completata la Torre Eiffel. L’enorme obelisco si specchia scenograficamente sulla superficie della reflecting pool che si estende a ovest, verso il Lincoln Memorial.




Il National Mall è un ampio viale monumentale situato a Washington (D.C.). Si estende per circa 3 chilometri in direzione est-ovest dal Campidoglio al Lincoln Memorial. È fiancheggiato a nord dalla Constitution Avenue e a sud dalla Indipendence Avenue. Fa parte del "National Mall & Memorial Parks", un parco amministrato dal National Park Service, un ente governativo che gestisce tutti i Parchi nazionali degli Stati Uniti. Al suo interno, circa 1800 metri a ovest del Campidoglio, svetta il Washington Monument, un obelisco rivestito di granito alto oltre 169 metri. Poco a nord del Washington Monument si trova la Casa Bianca. L'idea di realizzare un viale monumentale nel cuore di Washington spetta all'architetto francese Pierre Charles L'Enfant, che ne delineò un progetto nel 1791. Tuttavia la sua effettiva esecuzione risale all'inizio del XX secolo da parte della Commissione McMillan, che tra l'altro fece spostare la stazione ferroviaria principale della città, la Union Station, da un'area lungo l'attuale viale ad una nuova posizione lungo la Massachusetts Avenue.

La Casa Bianca nota come White House, in inglese, è la residenza ufficiale e il principale ufficio del presidente degli Stati Uniti e comprende un complesso architettonico il cui centro è un palazzo bianco di stile vittoriano situato al numero 1600 della Pennsylvania Avenue, Washington. Insieme a Blair House, adibita ad ospitare le delegazioni in visita di stato e ad Number One Observatory Circle, che funge da residenza per il vicepresidente degli Stati Uniti, è una delle tre residenze ufficiali più importanti in Washington D.C.
Storia: Il francese Pierre L'Enfant progettò la città di Washington come una grande scacchiera, il cui fulcro era l'Executive Mansion (l'attuale Casa Bianca), collegata con un viale di 120 metri alla sede del Congresso, il Campidoglio. Entrambe le costruzioni furono abbozzate dal francese, che però venne rimosso dall'incarico. Vincitore del concorso che venne subito bandito fu James Hoban, che progettò una sontuosa villa il cui tema principale fu la forma ovale dei due saloni e un ordinato stile neoclassico, di ispirazione inglese. Giudicata enorme (Thomas Jefferson, che sarà in seguito il suo secondo inquilino, la criticò così: [...] "non è necessaria una casa grande abbastanza per due Imperatori, un Papa e un Dalai Lama") e nonostante i costi più alti del previsto, la costruzione fu comunque realizzata, seppur privata dei portici e del terzo piano. George Washington morì durante il completamento del tetto e la casa venne inaugurata nel 1800. Quando venne eletto Thomas Jefferson pochi anni dopo, fu proprio lui a richiedere ulteriori ingrandimenti e abbellimenti, come i porticati agli ingressi Nord e Sud e le ali Est ed Ovest, oltre a serre e gabbie per orsi bianchi (doni di esploratori) tutti progettati dall'americano Benjamin Latrobe. Sempre nel periodo del suo mandato furono anche arredati gli appartamenti con mobili francesi. Ma tutto fu di breve durata, perché nel 1814, durante la guerra americano-britannica, l'Executive Mansion venne data alle fiamme dalle truppe inglesi. L'incendio risparmiò solamente le pareti esterne, anche quelle malandate. Venne richiamato J. Hoban, che restaurò sommariamente la Casa Bianca (termine che stava diventando di uso comune), giusto in tempo per venire letteralmente demolita negli interni da migliaia di simpatizzanti del presidente Andrew Jackson nel 1829. Ristrutturata nel corso degli anni, la Casa Bianca vide l'avvicendarsi di presidenti come James Monroe, William Henry Harrison, Abraham Lincoln, Millard Fillmore (la cui moglie iniziò la Biblioteca presidenziale) e finalmente Chester A. Arthur, che, non volendo mettere piede nella "baracca" ne comandò una totale ristrutturazione, che venne continuata anche dai suoi successori. Nel XX secolo il presidente Franklin Delano Roosevelt commissionò un importante ammodernamento di pavimenti, solette e strutture che migliorò l'abitabilità della famiglia presidenziale. Tuttavia dopo l'elezione di Harry S. Truman, nel 1945, la Casa Bianca venne completamente ricostruita (ad eccezione delle mura perimetrali esterne) riportandola ai progetti neoclassici di Latrobe e Hoban. Durante questo periodo l'amministrazione Truman si dovette trasferire a Blair House che fino ad allora era stata utilizzata per ospitare le delegazioni di altri paesi in visita ufficiale.

Il Lincoln Memorial è un monumento costruito in onore di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, e sorge nel National Mall di Washington D.C.. L’edificio ha la forma di un tempio dorico e contiene un’enorme statua raffigurante Abraham Lincoln seduto, oltre alla riproduzione di due ben noti discorsi pronunciati dal presidente. Il progetto dell’edificio monumentale è dovuto all’architetto Henry Bacon; la statua di Lincoln invece fu realizzata dallo scultore Daniel Chester French, mentre il pittore e decoratore Jules Guerin si occupò della decorazione pittorica delle pareti. Il monumento a Lincoln è stata la sede di numerosi discorsi storici, incluso quello di Martin Luther King che cominciava con le parole “I have a dream” e che fu pronunciato il 28 agosto 1963, durante un raduno alla fine della Marcia su Washington per il lavoro e la libertà. Come altri monumenti del National Mall, inclusi gli adiacenti monumenti ai caduti nel Vietnam e in Corea, il Lincoln Memorial è amministrato dal National Park Service tramite la sezione National Mall and Memorial Parks ed è stato ricompreso nel National Register of Historic Places (Registro nazionale dei luoghi storici) fin dal 15 ottobre 1966. Il monumento è aperto al pubblico ventiquattro ore al giorno.
Leggende urbane: Ci sono numerose leggende urbane legate al monumento a Lincoln. Secondo alcuni la faccia del generale Robert E. Lee è scolpita sul retro della statua di Lincoln. Secondo un’altra diffusa leggenda Lincoln è raffigurato in modo da comporre con le mani le sue iniziali con il linguaggio dei segni. In effetti la mano sinistra del presidente è una A e la destra una L nel linguaggio dei segni usato dai sordomuti. Il National Park Service ha dichiarato che nessuna di queste storie risponde a verità. Lo storico americano Gerald Prokopowicz ha scritto che, anche se non è dimostrato che lo scultore Daniel Chester French abbia intenzionalmente scolpito le mani di Lincoln per formare le sue iniziali col linguaggio dei segni, è pur sempre possibile che la leggenda sia veritiera, visto che French conosceva il linguaggio dei segni americano e forse voleva omaggiare Lincoln per aver autorizzato un’università speciale per studenti sordomuti.

Infine Arlington National Cemetery situato a Arlington, in Virginia è un cimitero militare statunitense creato durante la guerra di secessione sul terreno attiguo alla casa di Robert Edward Lee. È situato esattamente di fronte a Washington D.C., sull’altra sponda del fiume Potomac, vicino al Pentagono. Il cimitero di Arlington è stato designato ufficialmente come cimitero militare il 15 giugno 1864 dal segretario alla guerra Edwin M. Stanton; attualmente oltre 300.000 persone sono state sepolte in questo cimitero. Vi sono sepolti veterani di tutte le guerre statunitensi, dalla guerra d’indipendenza alla seconda guerra mondiale.

In serata visiteremo Georgetown, un quartiere bello, ricco, piacevole e pieno di atmosfera. Negozietti e locali, case vittoriane e ristoranti, in assoluto uno dei più caratteristici quartieri d'America.


Dopo questa estenuante giornata ci aspetterà una bella dormita. Domani si riparte verso un'altra tappa. Quale? Vi svelo solo che lasceremo gli Stati Uniti, Curiosi? Continuate a seguirci...lo scoprirete a breve.

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